martedì 5 febbraio 2013

E mucca fu!

Il bovino, Bos taurus, è un mammifero appartenente alla famiglia dei Bovidi.
In campo zootecnico e veterinario assume un nome diverso a seconda dell'età. Se è maschio:
- vitello, fino a 1 anno di vita,
- manzo, fino a 4 anni se castrato,
- vitellone, fino a 4 anni se intero (non castrato),
- bue, oltre i 4 anni castrato,
- toro, adulto intero;
se è femmina:
- vitella, fino a 1 anno,
- manzetta, se non ha ancora partorito, fino a circa 2 anni,
- manza o giovenca, da 1 a 3 anni,
- vacca, dopo i 3 anni, o prima dei 3 se ha già partorito.

Dov'è la mucca??

La parola "vacca" deriva dal sanscrito VACA, discendente dal vedico e significa gridare, mugghiare, l'animale che mugge.
La parola "mucca" dal latino mugire o mulgere, è una forma dialettale toscana con cui si chiama la vacca. L'origine potrebbe essere onomatopeica, ovvero che riprende il suono emesso dall'animale: muuu = mucca.
In ogni caso in campo zootecnico la mucca non esiste.
Dato che è un termine tecnico, oltre che italiano, non capisco perchè alla gente non piaccia dire che la vacca è una vacca!
Il fatto che sembri un termine dispregiativo è solo per colpa degli esseri umani che l'hanno reso tale. Se nel corso del tempo qualcuno iniziasse ad usare il termine "pulcino" per indicare qualcosa di spregevole, tra un po' di tempo il pulcino stesso cambierebbe nome!

Quindi, chi vuole continui pure a parlare di mucche, ma, come continuerò a ribadire, se scrivete su argomenti di ambito zootecnico e veterinario utilizzate i termini corretti.
Anna*


Capito??
                                                                 Foto da econote.it

P.S. D'altra parte, come darvi torto...se scrivete "mucca" su internet vengono fuori immagini di vacche, se scrivete "vacca" vengono fuori altre cose...va be!

lunedì 28 gennaio 2013

Essere un roditore o non essere un roditore, questo è il problema...del coniglio!

Al primo anno di produzioni animali si studiano biologia e sistematica, ovvero la classificazione degli esseri viventi. S'impara cosa sono i rettili, pesci, mammiferi, insetti...e più approfonditamente cosa sono le specie e gli ordini.
Quando alcune persone decidono di scrivere un libro sugli animali, di aprire un sito che parla di animali e danno consigli su come gestirli e accudirli, cosa dar loro da mangiare ecc. dovrebbero sapere di quale animali si sta parlando, ma purtroppo in quasi tutte le pubblicazioni, fatte da NON professionisti del campo veterinario o zootecnico, c'è un errore clamoroso: il coniglio è un roditore!NO!!

I roditori sono mammiferi comprendenti il topo, il ratto, lo scoiattolo. Il nome deriva dal latino rodere = rosicchiare e una loro caratteriastica peculiare sono gli incisivi atti a questo compito.

I conigli invece sono lagomorfi, mammiferi comprendenti i Leporidi (lepre e coniglio) e gli Ochtonidi (pica). Il nome deriva dal greco e significa "a forma di lepre". La differenza fondamentale è che i lagomorfi hanno una doppia serie di incisivi superiori, quindi hanno 4 incisivi e non 2 come i roditori.

Ora, questa differenza può sembrare una banalità, ed è solo quella più immediatamente visibile, ma esiste ed è da conoscere se si vuole parlare al mondo degli animali come se si fosse massimi esperti dell'argomento.

Anche Walt Disney, che non era uno sprovveduto e prima di mettere dati in giro s'informava, conosceva questa differenza!
Nel cartone Hercules quando Megara entra nel bosco e vede uno scoiattolo e un coniglio dice: "Ah, guarda 2 piccoli roditori". E il coniglio risponde: "A chi hai detto roditore, sorella? Io sono un coniglietto".

Per favore se non sapete le cose non date insegnamenti agli altri. Grazie.
Anna*

Questa è una pica, un lagomorfo diffuso principalmente in Nord America.

domenica 27 gennaio 2013

I modelli da prendere a esempio

In Italia ci sono circa 60 milioni di abitanti. In Italia sono in vigore leggi che devono essere rispettate. Chi non rispetta la legge deve, o dovrebbe essere, punito.
In Italia ci sono più di 700.000 allevamenti. Esistono leggi, aggiornate circa ogni 3 anni, sul benessere degli animali da reddito e sulla corretta conduzione degli allevamenti. Chi non rispetta tali leggi va punito.

In Italia avvengono episodi di maltrattamento di bambini e adulti, omicidi...i giornali ne parlano e la legge fa il suo corso.
In Italia esistono allevamenti in cui gli animali vivono in condizioni oscene e dove i responsabili non se ne preoccupano...i giornali ne parlano e la legge fa il suo corso.
Questi episodi però sono una minima parte della realtà e di sicuro non son un modello da prendere a esempio.

Allora perchè quando si parla di Italia si mostra il meglio che c'è e quando si parla di zootecnia italiana se ne mostra solo il peggio?
Non è corretto e tantomeno rispecchia la realtà, è malainformazione.
Anna*

sabato 26 gennaio 2013

Futura veterinaria laureata in produzioni animali

Buonasera a tutti!
Ho deciso di intraprendere la strada della diffusione via internet perchè, purtroppo, credo sia uno dei modi più diretti per parlare delle mie, e non solo, idee riguardo ad argomenti sempre più approfonditi negli ultimi tempi, ma purtroppo in modo scorretto: gli animali da reddito.
Il titolo del mio primo post serve solo a far capire che non sono solo un'amante degli animali e per questo scrivo informazioni prese in giro che  li riguardano, ma li ho studiati e continuo tuttora a studiarli.
Spero che questo blog possa servire a mettere in luce la realtà italiana del mondo animale (allevamenti, comportamento, usi comuni sbagliati).
Sono stufa di leggere libri sugli allevamenti intensivi con foto di 10 anni fa appartenenti a realtà non europee e commenti di vegani che credono di salvare il mondo mangiando insalata, stufa di veder nascere organizzazioni animaliste che professano l'amore per gli animali e la conoscenza dei loro comportamenti senza aver studiato la loro anatomia o fisiologia.
Tutto ciò che scriverò sarà testimonianza di esperienze personali o di studi approfonditi e, anche se potrò essere critica o acida nei confronti di chi si professa intenditore di cose che non conosce, è il compito che spetta alla coniglia parlante.

Buona lettura informata a chi non ha paura di leggere la verità (che per inciso spesso è migliore delle bugie che circolano),
Anna*


Vitello appena nato in un allevamento di vacche da carne (bovine Piemontesi).
Foto di Anna Albertetti